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L’olio extra vergine di oliva è un alimento nutraceutico, ovvero è un alimento che oltre a nutrirci dona benefici alla nostra salute.
Questa duplice funzione è data da specifiche sostanze che sono funzionali per la salute del nostro organismo.
È importante sottolineare come non tutti gli alimenti, consumati tal quali, contengano una concentrazione di sostanze benefiche tali da poter avere effetti sul nostro organismo.
Infatti spesso queste sostanze devono essere “attivate” o estratte per renderle disponibili.
Insomma siamo davanti ad un nutraceutico per eccellenza!
L’olio si estrae dai frutti del genere Olea europaea della famiglia delle oleaceae.
La specie è suddivisa in due sottospecie, l’olivo coltivato (Olea europaea sativa) e l’oleastro (Olea europaea oleaster), che rappresenta la pianta selvatica.
La localizzazione dell’olio nella produzione mondiale vede il 95% di olivi coltivati nel Bacino del Mediterraneo.
Come principali produttori troviamo al primo posto la Spagna, a seguire Italia, Grecia e Portogallo.
L’Italia produce molto ma importa anche tanto, e circa la metà della produzione è pugliese, seguono Calabria, Sicilia, Toscana etc.
L’olio extra vergine di oliva è uno dei pochi alimenti in grado di fornirci benefici con un normale consumo.
L’olio di oliva è un prodotto che segue norme rigide che regolano il processo di produzione, gli ingredienti, l’imbottigliamento e l’etichettatura.
Da direttiva 136/66 CEE dell’Unione Europea, l’olio extravergine di oliva è il frutto della spremitura delle olive esclusivamente con mezzi meccanici.
Oltre alla normativa sulla denominazione commerciale, ne esiste una relativa alla classificazione dei diversi oli su base organolettica, che ovviamente comprende anche quello extra vergine.
Stiamo parlando del Regolamento CEE 1531/2001 del Consiglio del 23 luglio 2001, entrato in vigore dal 1° novembre 2003 e che regola tutte le denominazioni degli oli d’oliva vergini, extra vergini e di sansa.
Le tipologie di olio sono suddivise da questo regolamento in oli vergini d’oliva e oli di sansa. Nello specifico la classificazione è in funzione dell’acidità espressa in acido oleico.
Per poter essere definito olio extra vergine di oliva l’acidità deve essere <0,8 g per 100g di olio. E ricordiamoci che stiamo parlando di oli ottenuti da frutti solo con metodi meccanici che non diano alterazione dell’olio.
Già Catone il Censore (234 – 149 a. C) riportava: “Quanto più rapidamente lo farai spremere, tanto meglio sarà…. L’oliva che sarà rimasta troppo per terra o sul tavolato, renderà meno e peggio.”
RICORDA:
Qualora l’olio presenti difetti a livello sensoriale, non può essere classificato come extra vergine d’oliva, ma viene declassato vergine o lampante in base alla loro intensità, anche nel caso in cui i parametri chimici rientrino nei limiti previsti per la categoria.
Da cosa dipende la qualità dell’olio extra-vergine di oliva?
– Da FATTORI che dipendono dalla FISIOLOGIA DELLE OLIVE
ovvero
Dalla Cultivar
Dalle condizioni pedoclimatiche
Dalle condizioni fitosanitarie
Dallo stadio di maturazione
Come si deve conservare l’olio?
– Tappato per ridurre il contatto con l’aria
– Al fresco perchè non deve essere sottoposto né a temperature alte, né tantomeno deve gelare. La sua temperatura ideale è intorno ai 14-18 gradi
– Al buio in contenitori metallici o in vetro ambrato.
L’olio è un grasso e come tale tende a degradare, a irrancidire.
Olio e sport
Sappiamo tutti i benefici dello sport, dell’esercizio fisico sul nostro organismo ma non pensiamo come questo comunque crei “stress ossidativo”. Sembra un controsenso ma non è così; lo sforzo è inevitabile che produca radicali liberi che insieme ad alimentazione sbagliata, raggi ultravioletti, ambiente e stile di vita non idoneo abbiano ripercussioni sul nostro organismo.
Ecco perché non possiamo pensare a sport ed alimentazione come fossero capitoli separati.
Siamo una grande macchina che non deve consumare e consumarsi, ma deve essere alimentata per mantenere alte le performance che rafforzeranno anche il nostro sistema immunitario.
Gli stessi radicali liberi, che ormai combattiamo come fossero nostri nemici, in realtà svolgano un ruolo importante proprio nella difesa immunitaria: è il loro eccesso che crea squilibrio.
Ecco l’importanza di assumere naturalmente gli antiossidanti.
L’olio extra vergine è il primo vero grande nutraceutico, la cui assunzione risulta facilitata essendo un gradevole ingrediente della nostra Dieta Mediterranea.
Per avere effetti nutraceutici deve contenere più di 250 mg/kg di Polifenoli e il suo effetto benefico si ha con l’assunzione giornaliera pari a 20g. La buona qualità risiede nella ricchezza di acido oleico e questa è facilmente comprensibile dalla sua degustazione (fattibile anche senza essere esperti) che mostrerà la caratteristica di amaro/piccante.
Ecco alcune funzioni che l’olio extravergine di oliva esercita nel nostro organismo:
– È un naturale integratore di vitamine ed interviene nell’assimilazione di vitamine contenute in altri alimenti.
– Riduce le secrezioni dei succhi gastrici migliorando così alcuni sintomi di malattie quali reflusso, gastrite ed ulcera.
– Stimola la secrezione del succo pancreatico favorendo così la digestione delle proteine (importantissimo nei pasti degli sportivi).
– È un vero e proprio epatoprotettore naturale.
– È un importante coadiuvante nell’assorbimento del calcio e nell’accrescimento delle ossa lunghe.
– È un naturale regolarizzatore intestinale
Ricorda “anche l’occhio vuole la sua parte” ma… non farti ingannare! E’ importante che l’olio sia limpido, ma riguardo la qualità non ha importanza la tonalità del verde.
Curiosità: Per questo i bicchieri da assaggio professionali sono di colore blu.
Colazione/Merenda ideale dello sportivo
Pane e olio a cui si può aggiungere un pomodoro o delle erbe aromatiche.
Perché?
É un alimento completo, apporta buone quantità di vitamine , contrasta aterosclerosi, regola la pressione, abbassa l’indice glicemico del carboidrato, è privo di grassi saturi, contrasta la stitichezza ed aiuta la digestione.
A tal proposito, lo sportivo non dovrebbe mai fare pasti privi di olio a crudo proprio perché questo aiuta la digestione e lo svuotamento più rapido dello stomaco, aspetto molto importante per chi pratica attività sportiva.


