scienza • coscienza • conoscenza
Pubblicato il
Una sana alimentazione è la prima fonte di benessere e scegliere i cibi giusti ci aiuterà a condurre una vita sana e ad affrontare periodi di stress.
Come indicano numerose ricerche c’è un legame stretto tra ciò che mangiamo e la salute del nostro sistema immunitario.
Infatti alcuni nutrienti sono direttamente o indirettamente coinvolti nel corretto funzionamento dell’organismo e delle sue difese.
Oggi più che mai ci si sta rendendo conto dell’importanza dell’alimentazione; vuoi per paura di sentirsi più predisposti all’infezione da Covid, vuoi per combattere il periodo di malattia e non in ultimo come aiuto per una ripresa post Covid.
Diciamo sempre come ogni organismo sia unico ed anche in questa situazione di pandemia abbiamo avuto sotto agli occhi quanto anche la stessa infezione possa avere esiti diversi a seconda dell’organismo colpito.
Stiamo notando come il target del Covid-19 non sia solo l’apparato respiratorio ma anche quello intestinale e questo non ci stupisce perchè sappiamo esistere l’asse intestino-cervello e l’asse intestino-polmone. Secondo
uno studio condotto a Hong Kong (Alterations in Gut Microbiota of Patients With COVID-19 During Time of Hospitalization) il microbioma intestinale potrebbe influenzare la gravità del Covid-19 e l’evoluzione delle risposta immunitaria a tale infezione. Ecco quindi che la cura dell’apparato gastrointestinale essendo una sede di infezione da Covid-19 ed essendo luogo di popolazioni batteriche diverse tra individiduo ed individuo gioca un ruolo fondamentale .
Lo studio ha mostrato una composizione del microbiota (dei microrganismi intestinali) nei pazienti con Covid-19, molto diversa rispetto agli individui non infetti che stavano già partecipando ad uno studio del microbiota. Si è notato che la diversità inoltre era correlata alla gravità della malattia.
I pazienti affetti da Covid non mostravano alcuni batteri definiti “buoni” nel regolare il sistema immunitario ed in questi pazienti lo stato di disbiosi (microbiota intestinale anomalo) persisteva per un lungo periodo anche dopo l’eliminazione dal virus. Questa osservazione potrebbe spiegare anche la lenta ripresa di alcuni pazienti e giocare un ruolo cruciale nel puntare ad un ripristino del microbiota intestinale post Covid. Possiamo evincere come la cura del microbiota intervenga sia in stato preventivo che in stato post malattia.
Servirà ancora del tempo e molta ricerca per comprendere in che modo il microbiota intestinale c’entra con l’epidemia in corso ma possiamo già fare delle osservazioni .
Molti italiani hanno contratto il virus nelle diverse ondate, molti sono ora positivi sintomatici e asintomatici.
Ai sintomatici giustamente vengono prescritti antibiotici a scongiurare coinfezioni batteriche. Ma, sono altrettanti gli italiani che hanno cambiato le proprie abitudini alimentari dal lockdown alla semi ripresa di attività magari riversando nel cibo le proprie ansie… Inoltre, la chiusura delle palestre per molti è stata la fine dell’attività fisica, aggiunta a stress e preoccupazioni.
Tutti sono elementi che in qualche modo modificano il nostro microbiota intestinale
Ora con l’arrivo della primavera la speranza si fa comunque largo e c’è anche chi invece che approcciarsi ad una sana alimentazione coglie l’occasione per seguire “strategie” non proprio sane per perdere peso velocemente. Possiamo capire facilmente quanto sia importante ora piu’ che mai prenderci cura di noi e del nostro microbiota per consolidare o ripristinare uno stato di eubiosi. La zona rossa che incombe in certe regioni ci permetterà di svolgere attività sportiva all’aperto che se ben gestita con qualche esercizio seguendo tutorial, anche personalizzati, a casa ci predisporrà ad intraprendere un cammino alimentare seguiti da uno specialista (ora anche in modalità on line) .
Ricordiamoci che il benessere è l’unione di alimentazione e movimento che ci condurrà ad un corretto equilibrio psicofisico anche aiutati da una mirata ed adeguata integrazione probiotica.
Frullato di fragole e kefir
Secondo l’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità), gli alimenti probiotici, assunti in dosi adeguate, hanno effetti positivi sulla salute. Il kefir è una bevanda indicata per rafforzare la nostra flora intestinale e si può assumere anche se si è intolleranti al lattosio grazie alla presenza di lattasi (enzima che digerisce il lattosio) restando nei 100 ml 2 volte a settimana.
Dosi per 1 frullato:
100 ml di kefir
8-10 fragole
1 tazzina da caffè di acqua
Preparazione
Sciacquare le fragole, tagliarle a metà e frullarle. Aggiungere il kefir e frullare qualche secondo, eventualmente aggiungere acqua per trovare la consistenza gradita.


